ALTRE PRESE DEL TIRO DINAMICO OPERATIVO®
Le prese sopra descritte sono state adottate nel corpo degli insegnamenti diffusi dal Tiro Dinamico Operativo®, allo scopo di fornire validi strumenti che possano agevolare la necessaria continuità tra l’estrazione e il tiro sul bersaglio armato. Il rapporto ergonomico, però, non è limitato alla suddetta transizione, in quanto all’Operatore armato si presenta l’esigenza di impugnare l’arma in sicurezza, soprattutto quando questa è stata estratta ma il tiro non avviene immediatamente, oppure non deve avvenire, perché sono mutate le condizioni che permettono l’ingaggio a fuoco. All’uopo sono state elaborate, nella dottrina del TDO, diverse prese che permettono la ritenzione dell’arma corta prima, durante e dopo il tiro sul bersaglio armato. Questo fatto, pur non esulando completamente dagli argomenti trattati nel presente articolo, deve essere trattato in un contesto diverso e specifico.
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Nelle pistole qui raffigurate, il dito indice della mano che regge l'arma appare in tre diverse posizioni: sul grilletto, in posizione parallela alla canna e nella posizione obliqua demandata dal "Safe Grip". Al comando di far fuoco - incredibilmente - non vi sarà differenza nell'intervallo intercorrente tra gli spari. Contrariamente a quanto molti credono, la reazione a fuoco è praticamente la medesima e adottare una presa ultrasicura, quale il "Safe Grip", potrebbe evitare partenze accidentali di colpi, come spesso tristemente accade!
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Questo appartenente ad una delle Forze Speciali italiane mostra - suo malgrado - due principi tattici della dottrina del Tiro Dinamico Operativo®: il "Safe Grip" e l'adeguamento della posizione di tiro alla conformazione dell'ambiente tattico (il terreno, che costituisce anche il riparo, è sul lato destro dell'operatore e ciò obbliga l'operatore ad imbracciare l'arma lunga sul lato sinistro). Inoltre, si notino i tre punti di appoggio che l'arma lunga permette, rispetto ad uno o massimo due punti d'appoggio connessi con l'utilizzo dell'arma corta.
